Latte in età adulta: perché non è sbagliato berlo

L’uomo e il latte dopo lo svezzamento

L’uomo è l’unico animale che continua a bere latte dopo lo svezzamento. È innaturale? Assolutamente no!

La ragione sta nella persistenza dell’enzima lattasi, che permette di digerire il lattosio anche in età adulta. Questa caratteristica è dovuta a una mutazione genetica vantaggiosa, frutto della selezione naturale.

Perché la lattasi è importante

La persistenza delle lattasi permette di:

  • Digerire il lattosio, un carboidrato fonte di energia;

  • Favorire la crescita dei bifidobatteri intestinali, utili per la salute dell’intestino.

Il latte, quindi, non è solo energia: è anche una fonte di proteine di alto valore biologico e di micronutrienti fondamentali come:

  • Fosforo, potassio, iodio

  • Vitamine del gruppo B, A e piccole quantità di C

  • Vitamina D e calcio, essenziali per ossa e denti

Intolleranza al lattosio e inattivazione della lattasi

Un problema può comparire in chi ha evitato i latticini per periodi medio-lunghi.

  • Lattasi inattiva: le lattasi, se non sollecitate, perdono parte della loro attività.

  • Intolleranza al lattosio primaria: conseguenza di un periodo di astinenza.

  • Intolleranza secondaria: legata ad altri problemi gastrointestinali o cambi repentini di dieta.

La buona notizia: la lattasi può essere riattivata con una lenta reintroduzione dei latticini, anche se ci vuole tempo prima di tornare a digerirli senza fastidi.

Piccolo consiglio finale

Il latte è un alimento completo e sicuro anche in età adulta, a patto di introdurlo gradualmente se non lo si consuma da tempo. Ascolta il tuo corpo e scegli prodotti di qualità.

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